Trento, 19 dicembre 2012
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Filippo Lanza in ricezione (foto Trabalza) |
“Sono contento di come sta proseguendo la mia carriera a Trento; la prospettiva di giocare di più, magari in una Società di seconda fascia, non mi ha mai allettato particolarmente. Preferisco stare dove sono cresciuto e dove ritrovo ogni giorno le condizioni migliori per poter svolgere questa professione: a partire dallo staff tecnico per continuare con i compagni di squadra e finire con la Società ed il pubblico”. Filippo Lanza non ha usato tanti giri di parole questa mattina ai microfoni di Radio Dolomiti per la settimanale puntata di “Fuoricampo – il volley parlato” per raccontare quanto stia bene con addosso la maglia della Trentino Volley.
“All’inizio ammetto che avevo un po’ timore di Stoytchev e delle sfuriate che avrei potuto subire se non riuscivo a fare quello che mi chiedeva ma ho avuto modo di ricredermi in fretta: è un grande allenatore e mi riempie di consigli utili sia in partita sia in allenamento. Chiede sempre il massimo a tutti i giocatori e tutto ciò è molto stimolante – ha proseguito il martello di origine veronese - . Sono fra l’altro anche molto fortunato, perché vivo ogni giorno a fianco del massimo che il mio ruolo possa offrire: Osmany Juantorena e Matey Kaziyski sono un modello per me, mi riempiono di consigli e mi fanno sentire importante. Quando entro in campo al posto di uno di loro due sento forte la responsabilità di dover fare bene la mia parte per sostituirli. Dove devo crescere di più? In ricezione, un fondamentale che conta tantissimo e in cui credo di poter fornire un apporto sempre maggiore”.
A margine dell’intervista al network partner gialloblù Lanza ha poi presentato la sfida di sabato sera sul campo di Vibo Valentia valida per la prima giornata del girone di ritorno. “Quella con la Tonno Callipo sarà una gara effettivamente molto particolare – ha spiegato - . E’ stata l’ultima squadra capace di imporci lo stop e allo stesso tempo l’unica che ci ha sconfitto in campionato. Il match del PalaValentia assumerà però significati molto più importanti di una semplice rivincita; Vibo è una squadra molto forte anche fra le mura amiche e in palio ci saranno punti importanti per la classifica. Personalmente, poi, ricordo bene il ko dell’andata perché disputai l’intera partita e ci rimasi molto male per non aver saputo fornire una prestazione all’altezza. L’1-3 dell’andata fu però anche molto utile, perché ci permise di capire i nostri limiti e voltare pagina in fretta prima del Mondiale: operazione che ci è riuscita bene”.
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Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa